Parlare in pubblico: come rompere il ghiaccio
Che sia per una riunione, per una conferenza, un evento aziendale, quando si deve preparare un discorso la prima domanda che ci si pone è: come catturo l'attenzione e rompo il ghiaccio?
La parte iniziale di una presentazione è quella più importante per coinvolgere da subito le persone che ci ascoltano e interessarle all'argomento di cui si andrà a parlare. Nei primi minuti infatti, inconsapevolmente o no, si forma il giudizio sulla persona, ecco perché è fondamentale curare la fase di apertura del discorso.
Vediamo le strategie possibili da mettere in atto perrompere il ghiaccio e catturare la curiosità del pubblico già nei primi istanti del discorso.
Rompere il ghiaccio iniziale: le strategie
Quando ci si trova davanti a tanti occhi puntanti addosso e si crea quel minuto di silenzio in cui il pubblico è in attesa di scoprire cosa si lo speaker ha da dirgli, uno degli istinti primari è proprio quello di scappare. L'altro istinto naturale e contrapposto è invece quello di combattere, scendere in campo e dimostrare le proprie competenze, ma se non ci si prepara adeguatamente, è possibile incappare in inconvenienti come sudorazione eccessiva, ansia, respirazione affannosa, rossore in volto e voce tremolante.Oltre ad aver costruito ad arte il proprio intervento e adottare vari tecniche per gestire l'ansia da performance, un passo importante per evitare questi disagi è quello di individuare un modo efficace per rompere il ghiaccio iniziale che si crea nel momento in cui si deve iniziare a parlare.
Vediamo alcune strategie che permettano di sentirsi e far sentire a proprio agio il pubblico già dall'inizio della presentazione.
Stabilire il contatto visivo e sorridere
Stabilire da subito il contatto con gli occhi con le persone permette allo speaker di iniziare a rompere il ghiaccio ed entrare in empatia col pubblicoe catturare la sua attenzione su di sé. Anche se lo speaker è in platea e deve raggiungere il posto a lui riservato per parlare, il tempo in cui si muoverà e si troverà frontalmente al pubblico è un'occasione per cercare il contatto visivo, in particolare con 3 punti della sala: la prima fila, una fascia laterale e l'ultima fila. Questo permette non solo entrare già in empatia col le persone, ma anche di "prendere le misure della sala" per iniziare a gestire la propria efficacia comunicativa con gli occhi.Il sorriso è un'altra arma vincente: un viso teso e crucciato comunica nervosismo, un sorriso distende e rilassa i muscoli trasmettendo tranquillità e apertura.
Rompere il ghiaccio con una domanda
Dopo essersi presentati, introdurre l'argomento rivolgendo al pubblico una domanda collegata al tema che si andrà affrontando o invitando qualcuno a raccontare una esperienza vissuta è un espediente utile per mettersi a proprio agio, entrare in partita e coinvolgere da subito la platea. Inoltre interrompe quel processo di "scanning" dell'oratore, perché sposta l'attenzione sul contenuto più che sulla persona.Si può ad esempio chiedere:
- un parere su un fatto di attualità,
- il luogo di nascita o da dove si viene,
- se si ha già partecipato ad altri seminari sulla materia,
- di provare a immagina come sarebbe il futuro se.
Quando si rivolge una domanda, è importante non dimenticarsi di valorizzare la risposta e ricollegarla al tema dell'intervento.
Invitare a presentarsi
Fare un giro di presentazioni, soprattutto se il pubblico non è molto ampio, è molto utile per sciogliere il ghiaccio iniziale e entrare un po' più in confidenza col pubblico, che sarà maggiormente coinvolto e partecipe. Si stabilirà anche un clima più amichevole, ma attenzione a mantenere la concentrazione su di sé!Raccontare una storia
Si parla tantissimo di storytelling, ovvero l'arte di narrare una storia generando emozioni, anche tramite strumenti digitali.Le storie infatti appassionano da sempre le persone, che si immergono nel racconto vivendolo nella propria immaginazione soprattutto se fa leva su vissuti ed emozioni comuni.
Meglio ancora se si sceglie di raccontare un episodio realmente accaduto e vissuto in prima persona, perché ha una maggiore presa sulle persone. Naturalmente, sempre connesso all'argomento della presentazione!
Mostrare un'immagine o un video o un oggetto
Proiettare un video o un'immagine sullo sfondo o mostrare un oggetto con un significato particolare cattura sicuramente l'attenzione e la curiosità del pubblico. Espediente che, se ben orchestrato, farà chiedere "Dove vuole andare a parare?".E se nessuno risponde?
Anche se non è poi così frequente, può capitare che per timidezza o imbarazzo nessuno prenda il coraggio di alzare la mano e rispondere o prendere la parola. In tal caso, si può chiedere con gentilezza a qualcuno delle prime file se ha qualcosa in proposito da dire o un'esperienza da raccontare. Sta alla sensibilità ed esperienza dell'oratore cercare di percepire chi sembra più a suo agio e non prova a nascondersi tra le file!Conclusione per parlare in pubblico: come rompere il ghiaccio
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