Perché costruire un piano editoriale per il tuo business
Senza perdersi in ricerche troppo complicate sul web, basterebbe restare sul feed di facebook per vedere scorrere decine di post sponsorizzati in cui fantomatici guru del marketing sono pronti a vendere la pillola del cambiamento che contiene ingredienti misteriosi e magici per aumentare i clienti e il numero di fatturato, li riconosci perché tutti ti sbatteranno in faccia il loro successo, le case, le auto di lusso che hanno comprato e ora vogliono condividere con te, solo con te, il segreto!
Non entro nel merito né della strategia adottata da questi fantomatici guru, né se alcuni metodi che ho visto andrebbero segnalati alle autorità competenti, quindi cercherò di riassumere a cosa serve un piano editoriale e come si arriva a capirne l'efficacia.
Partiamo dalle basi: cos'è una strategia?
Una domanda di questo tipo merita solo una nuova domanda in risposta: "di che cosa?". Pensare a una strategia, in generale, senza aver chiare le finalità non solo non serve a nulla, ma fa perdere un sacco di tempo prezioso. Il mio target di riferimento sono per lo più professionisti e titolari d'impresa, sono due categorie di persone che per quanto possono, e devono in alcuni casi, delegare determinate competenze spetta solo a loro avere una direzione ben precisa a cui far puntare tutto il business, non hanno un consiglio di amministrazione o dei soci con cui relazionarsi.Per questo motivo è necessario conoscere le proprie esigenze, e puntualizzo sempre che è fondamentale fare una scaletta delle esigenze. Non è possibile che tutte siano importanti, a ognuna deve essere assegnata un valore e una tempistica più o meno realistica di esecuzione.
Aumentare il fatturato e aumentare il numero di clienti non sono la stessa esigenza. Si può aumentare il fatturato senza aumentare il numero di clienti ampliando i servizi e prodotti agendo sul proprio portafoglio clienti, oppure aumentare i prezzi a seguito di novità rilevante per i clienti noti, o ancora rendere a pagamento per tutti un servizio che prima era gratuito.
La strategia di comunicazione
Quando si decide per una strategia di comunicazione, si hanno ben chiare le esigenze, ma il solo fatto di aver identificato il tipo di strategia non basta, serve anche identificare il canale da usare per mettere in atto la strategia. Tutti questi passaggi in molti tutorial vengono semplicemente riassunti in due parole, marketing e pubblicità.In questo articolo puntualizzo le differenze tra marketing e pubblicità perché in genere il piccolo professionista, che vuole affidarsi ad una società esterna o fare da solo, non ha ben chiare le differenze e rischia di disperdere le proprie risorse.
Durante la stesura della strategia di comunicazione si devono considerare gli argomenti da trattare, il tempo di gestione della comunicazione e il metodo di monitoraggio dei risultati.
Questa semplice frase, che sembra ovvia, molti professionisti la trascurano, soprattutto nella fase di monitoraggio, e mi chiedo, come sia possibile prendere delle decisioni senza aver studiato i risultati? La conclusione sarà un'amara delusione da parte del professionista che si sentirà tradito dalle aspettative che solo nella sua testa immaginava senza un minimo di valutazione.
La strategia non va mai e poi mai considerata come la parola scritta sulla pietra, immutabile nei secoli, anzi deve necessariamente essere flessibile in modo da riuscire ad apportare le necessarie modifiche per orientare i risultati verso le aspettative.
Ad esempio se non sto ottenendo un determinato risultato perché comunico ai miei utenti alle 4 del mattino, è evidente che dovrò cambiare qualcosa nella strategia, dire "in azienda non chiama nessuno, quindi è tutto inutile" non basta per etichettare che la strategia è sbagliata, invece vanno monitorati i risultati per capire se l'orario è giusto, se il target di riferimento è corretto, se c'è una qualche azione trasversale da monitorare.
Costruire un piano editoriale
Ogni tipologia di business come abbiamo visto ha bisogno di valutare le proprie esigenze, e in base alle proprie risorse di persone ed economiche sarà in grado di procedere per soddisfarle. Quando una esigenza punta alla strategia di comunicazione per una qualsiasi finalità, che si di vendita, di aumento visibilità, gestione del brand o della propria reputazione dovrà necessariamente fare i conti con una pianificazione.La pianificazione deve contenere gli argomenti da trattare ed essere coerenti con il core business dell'impresa. Anche se il video del gattino che suona il pianoforte attira molti utenti, sicuramente non servirà a nulla se il core business dell'impresa è costruire palazzi e cercare nuovi investitori. Sono regole non scritte ignorate da molti che poi si lamentano dello scarso successo dei loro contenuti.
Il piano editoriale infine si traduce in un semplice calendario, dove vengono messe in atto le decisioni della strategia adottata, si sceglie il giorno, l'ora, se una determinata comunicazione va fatta a livello quotidiano, settimanale o mensile. Il tutto deve essere associato al canale di distribuzione del contenuto.
Esistono in commercio programmi di ogni genere per creare un piano editoriale, posso affermare in tutta onestà che per iniziare e partire dalle basi basta un foglio di carta e penna, per chi ama la tecnologia può usare un foglio di calcolo tipo Excel che consente di riprodurre la periodicità della strategia con il canale scelto per la diffusione degli argomenti da trattare.
Posso aiutarti nella costruzione del tuo piano editoriale se hai già chiare le esigenze e le strategie da adottare, oppure aiutarti in tutto il processo.
Contattami direttamente dal sito per le tue esigenze oppure contattami al 3318671100