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I 3 motivi per fare un corso valido di Public Speaking

Il modo migliore per gestire occhi e orecchie puntati addosso mentre parli in pubblico

3 motivi per fare un corso di public speaking


Almeno una volta nella vita capita di dover parlare in pubblico. Una riunione di condominio, una presentazione di lavoro, la tesi di laurea o di maturità, il seminario in cui ti hanno chiesto di preparare un intervento: sono tutte occasioni dove ci si trova con occhi puntanti addosso e orecchie ad ascoltarti.

Sicuramente nella tua mente scatta la domanda:

  • Se dimentico quello che devo dire perché tutti mi guardano?
  • Se si accorgono che

    • arrossisco?
    • mi si secca la bocca?
    • mi trema la voce?
    • sono nervoso?
  • Se mi fanno domande troppo difficili e non so rispondere?
  • Se annoio?
  • Se sono troppo prolisso/troppo breve?


Un corso di public speaking fa in modo che queste domande, legittime e direi normali, non prendano il sopravvento scatenando un'ansia da prestazione esagerata, ma rientrino nella tipica "agitazione" pre-performance necessaria a produrre l'adrenalina giusta per fare una buona performance.

Ecco allora 3 buoni motivi per fare un corso di public speaking.

1. Un buon corso di public speaking riattiva le abilità naturali

La gestualità, il contatto visivo, la respirazione, la mobilità nello spazio. Esercitandoti ad usarle al meglio e affinando il tuo stile comunicativo, sarai in grado di sentirti a tuo agio in qualsiasi contesto.

Ricorda: diffida dei corsi che promettono di insegnarti i 5 trucchi o i 3 segreti per adulare il tuo pubblico o per non fargli accorgere della tua poca preparazione (prima o poi vieni sgamato!); un buon corso di public speaking ti insegna a usare al meglio le tue capacità espressive per raggiungere il risultato desiderato.

2. Un buon corso di public speaking ti dà gli strumenti necessari per costruire un discorso efficace

Ti insegna cioè a rompere il ghiaccio iniziale, quando hai tutti gli occhi addosso e sai di dover coinvolgere tutti fin dalla prima battuta; a inserire in modo giusto tutte le argomentazioni a supporto della tua tesi (numeri, immagini, statistiche, esperienze personali o piccole parentesi narrative); a concludere in maniera incisiva e persuasiva, d'impatto e con un finale ad effetto.

Ricorda: l'obiettivo di un public speaker è quello di produrre un cambiamento nel comportamento e nel pensiero di chi ascolta, altrimenti si trasforma in una chiacchierata senza scopo. Questo vuol dire che i contenuti sono fondamentali. La forma senza contenuto infatti è vuota, pura esibizione estetica.

3. Un buon corso di public speaking ti fornisce le tecniche per gestire le emozioni

Ansia, paura e stress non sono né negative né positive di per sé, ma possono trasformarsi in un nemico che ti blocca e ti irrigidisce se non sai riconoscerle e incanalarle; in realtà possono essere il carburante necessario per fare una prestazione al top.

Ricorda: le emozioni non si controllano, si gestiscono. Controllare le emozioni porta a reprimerle, a chiuderle dentro a una botola che prima o poi esploderà, causando quegli effetti indesiderati come agitazione e sudorazione eccessive, affanno, perdita di memoria e perfino attacchi di panico. Gestirle vuol dire riconoscerle, comprenderle e portarle dalla propria parte.

Riassumendo

Imparare a sentirsi a proprio agio davanti al pubblico è essenziale: con molta pratica e gli strumenti giusti si sviluppano le capacità naturali e il proprio stile comunicativo e si è in grado di parlare con scioltezza e proprietà di linguaggio in ogni contesto. Per questo è anche importante selezionare il corso giusto.

Con il contributo di: Chiara Giammarco

Contattami se desideri il tuo corso di public speaking

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