Juan Carlos Amati

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Aumentare il traffico sul sito web

Strumenti e monitoraggio costante con Google Analytics

come aumentare il traffico sul sito web


Se anche tu credi che basta avere un sito web per essere trovato da potenziali clienti, ti evito l'investimento e ti consiglio altre fonti di investimento.

Partiamo dal presupposto che il sito web è la stessa identica cosa della tua sede, ma potrebbe avere una visibilità più ampia. Per questo hai delle azioni quotidiane da fare nella tua sede e con la stessa frequenza ti dovrai occupare del tuo sito web.

Se dai per scontato "il dietro le quinte" del mondo web automaticamente stai buttando via i tuoi soldi. In questo articolo farò un breve riepilogo di alcuni aspetti chiave ma lo dedicherò principalmente al monitoraggio del traffico.

Creare un sito web

Prima di aumentare il traffico sul sito bisogna creare un sito web che rispetti qualche regola tecnica e di contenuti. Puoi fare il tuo sito web in tre mosse concentrarti sulla finalità e sulla strategia da usare, dovrai prevedere e scrivere sempre l'informativa sul trattamento dei dati se ci tieni alla reputazione e vuoi essere considerato da Google nel suo motore di ricerca in modo gratuito dovrai avere un certificato di protezione sul tuo server, perché google segnalerà il sito come non sicuro se non usi il protocollo HTTPS

Creare i contenuti per il sito web

L'importanza dei contenuti è molto di più del catalogo che ogni impresa presenta ad ogni cliente. Si tratta di una strategia di comunicazione messa in atto nel mondo reale che deve essere amplificata e guidata anche nel mondo web, costruire un piano editoriale per il tuo business è solo uno degli aspetti per avere il successo online.

Monitorare i risultati del sito web

Se pensiamo al mondo reale, siamo in grado di identificare cosa ha avuto successo nella nostra comunicazione nel momento in cui il potenziale cliente ci ha contattato, lo abbiamo accolto o siamo andati presso la sua sede, abbiamo esposto le soluzioni e la quotazione per eseguire il progetto e poi lo stesso è stato approvato. Riconosciamo esattamente i punti che hanno avuto successo, mentre altri sono da migliorare per il futuro.

Se crei contenuti online, sai cosa sta avendo successo e cosa puoi migliorare?

Prendiamo per esempio il tuo sito web, tralasciamo gli aspetti tecnici e andiamo a quanto è di tua competenza, come eseguire il monitoraggio del traffico sul sito web.

Il pixel di monitoraggio Google Analytics da installare sul tuo sito web controlla le azioni in forma aggregata che gli utenti compiono durante la navigazione, quando tempo si fermano su una pagina e cosa fanno dopo, se abbandonano il sito web o continuano a navigare tra le pagine.

Chiaramente per rispettare principio di accountability nel Regolamento Europeo GDPR 2016/679 ed evitare di mettere a rischio la libertà dell'interessato (utente che naviga) a seguito di un trattamento non adeguato è preferibile rendere anonimo il suo indirizzo IP e contestualmente nella pagina della Cookie-Law che regola l'uso dei cookie nel sito, indicare che il pixel di monitoraggio di Google impostato anonimo deve essere considerato tecnico. In caso contrario dovrai chiedere all'utente di approvare l'installazione del pixel prima di eseguirlo poiché lo stesso potrà profilare la sua navigazione e indirizzarlo a proposte commerciali in base alle sue abitudini di navigazione.

In questo scenario, ogni pagina del sito web facilmente raggiungibile dal pixel di monitoraggio di Google Analytics sarà sotto il suo controllo e potrai avere accesso ai relativi dati.

Adesso sei perfettamente in grado di monitorare il tuo sito web e vedere nel corso del tempo l'andamento delle visualizzazioni, la pagina più cliccata, più visualizzata, più ignorata. Puoi vedere i dispositivi usati per consultare il tuo sito web, desktop, mobile, tablet.

Google Analytics mette a disposizione una suite di strumenti base che consentono un ampio potere di controllo sull'andamento del sito web

Acquisizione del traffico dettagliato in base alla fonte - canali

Google Analytics raggruppa le visite fatte sul tuo sito in macroaree, segue l'utente alla fonte fino al tuo sito web, vediamo i principali canali:

  • Organic Search: A seguito di una ricerca fatta su un qualsiasi motore di ricerca, non solo google, l'utente ha trovato tra i risultati proposti una pagina del tuo sito e cliccando è arrivato sul tuo sito.
  • Social: Il pixel di monitoraggio riconosce che il traffico arrivato sul tuo sito proviene da un social.
  • Direct: Si tratta del traffico diretto, cioè di utenti che conoscono il nome del tuo sito o della pagina e arrivano direttamente sul tuo sito.
  • Referral: Quando l'utente è arrivato sul tuo sito perché ha trovato il link su un altro sito web che non rientra nei canali precedenti.
Risulta di fondamentale importanza capire da dove arrivano le visite, questo perché influenza il tuo piano editoriale ma anche la tua presenta online, se focalizzare l'attenzione sulle ricerche organiche o su altri canali di acquisizione del traffico.

Acquisizione del traffico dettagliato in base alla sorgente e mezzo

Qui la situazione diventa interessante. Siamo partiti dalla realizzazione di un sito web, tecnicamente configurato per vedere il traffico che arriva sul sito identificando la fonte. Adesso però Google Analytics mette a disposizione un ulteriore filtro che è sorgente/mezzo.

Si tratta di campi predefiniti se lasciati gestire a Google verranno popolati con diciture standard come (direct/none/referral) non solo quando il traffico ha una fonte non gestita da noi, ma anche quando avrai faticato per la pubblicazione di un contenuto all'interno di un social specifico.

Visto che la gestione di un piano editoriale e gli investimenti per le tue campagne di marketing hanno un budget limitato e hai bisogno di un monitoraggio più preciso, puoi, anzi devi creare un codice personalizzato che ti consenta di sapere non solo la fonte di quel traffico sul tuo sito, ma se il traffico proviene da una tua azione oppure se è casuale.

Identificare il traffico verso il tuo sito usando i parametri UTM

Ora che sai leggere i risultati prodotti da Google Analytics e riesci a comprendere l'importanza ma anche la facilità di monitoraggio puoi fare un passo in più. Puoi raccogliere informazioni sull'efficacia dei tuoi contenuti e delle eventuali campagne pubblicitarie che farai per il tuo sito internet.

I parametri UTM adottati da Google sono 5, vediamo quelli principali che puoi usare sempre:

  • utm_source: Identifica il sito che sta inviando il traffico sul tuo sito, ad esempio newsletter, link.
  • utm_medium: Il mezzo usato per inviare il traffico sul tuo sito, ad esempio banner, adv.
  • utm_campaign: Identifica il nome della campagna relativa al contenuto creato, ad esempio scarpe.
Google dà un'indicazione di come usare questi parametri UTM per ritrovarli poi nelle visualizzazioni di Analytics e riconoscerli subito ed essere in grado di monitorare i risultati in base ai filtri impostati. Questo però non ti impedisce di usarli in modo personalizzato in funzione delle tue necessità.

Creare un contenuto usando i parametri UTM

Finalmente sei pronto per creare un contenuto sul tuo sito web, che si tratti di un servizio oppure un prodotto hai bisogno di farlo conoscere a quante più persone possibili. Non puoi fare affidamento solo sul fatto che Google indicizza gratuitamente il tuo sito internet, le variabili coinvolte sono troppe e serve un professionista. Ti spiego il metodo che in pochi passaggi ti permettono in modo gratuito il monitoraggio del traffico sul tuo sito web.

Ogni contenuto del tuo sito web, o meglio ogni pagina del tuo sito web ha un indirizzo URL univoco, cioè unico in tutto il tuo sito web.

La mia strategia di comunicazione prevede un piano editoriale dove ho diverse pagine da far conoscere alle persone che mi seguono sui vari social network come Faceboook e LinkedIn e nelle newsletter che invio periodicamente ai miei iscritti.

Uso i parametri UTM in questo modo:

  • utm_campaign: Indico un breve nome che creo in modo univo per identificare solo questa pagina.
  • utm_source: Indico se è un link, URL, a pagamento o gratuito, utile quando faccio investimenti economici per raggiungere persone fuori dal mio bacino di utenti noti.
  • utm_medium: Indico la sorgente che genererà il traffico se si tratta di un social scrivo il suo nome.
Quindi la personalizzazione dei parametri UTM deve aiutarci a riconoscere facilmente il traffico che viene generato sul sito web, cosi da capire se un contenuto sul quale sono stati investiti dei soldi porta risultati sperati oppure se i contenuti condivisi in modo gratuito sui social hanno un impatto maggiore.

Conclusione

Solo il monitoraggio può aiutare a identificare il canale, la fonte che genera traffico migliore rispetto ad un'altra.

Spero che grazie a questo breve articolo saprai individuare la tua strategia migliore. A differenza di molti formatori o consulenti non ho la minima paura a svelare quello che in molti definiscono il segreto del mestiere.

Trovo corretto e giusto quando il cliente che mi affida l'incarico per aumentare la propria visibilità sia in grado di leggere i valori del monitoraggio, solo cosi saprà capire cosa intendo dire se suggerisco delle variazioni al piano editoriale o nell'identificazione di un nuovo canale per la pubblicazione delle pagine.

Alcuni clienti preferiscono seguire il mio corso strategie di comunicazione aziendale per poter essere autonomi nella creazione dei contenuti e poi farsi aiutare da me con un periodo di affiancamento nel leggere i risultati del monitoraggio, che non vanno interpretati, vanno letti e devono portare a delle azioni concrete.

Se vuoi maggiori chiarimenti per questo articolo o vuoi un parere per la tua strategia di comunicazione aziendale puoi contattarmi su questo sito oppure chiamami al 3318671100

Se vuoi seguire il mio piano editoriale, noterai anche come uso i parametri UTM sul social network Facebook e sul social network dei professionisti LinkedIn

Ricorda che non posso dirti come fare il tuo lavoro ma posso aiutarti a comunicarlo meglio

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